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Performance e rischi nel settore pubblico: cosa cambierà dopo la pandemia e con il PNRR

Se il settore privato da anni si confronta con i temi di performance e risk management, quello pubblico ne ha preso consapevolezza solo in tempi più recenti. La pandemia ha indubbiamente accelerato questo processo da parte degli attori pubblici, ma saranno la riforma della P. A. e la spinta alla digitalizzazione contenute nel PNRR a fare da volano in questa direzione.

01/02/2022 · Lettura di 3 minuti

Se il settore privato da anni si confronta con i temi di performance e risk management, quello pubblico ne ha preso consapevolezza solo in tempi più recenti. La pandemia ha indubbiamente accelerato questo processo da parte degli attori pubblici, ma saranno la riforma della Pubblica Amministrazione e la spinta alla digitalizzazione contenute nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a fare da volano in questa direzione.

Si tratta di un grande programma di investimento sulle persone, che mette al centro le competenze per ridisegnare il settore pubblico a misura di NextGenerationEU e migliorare i servizi per cittadini e imprese. E che vale oltre 200 miliardi di euro. Le stesse risorse stanziate per favorire la digitalizzazione e l’innovazione, anche tecnologica, della Pubblica Amministrazione riguarderanno il suo rafforzamento anche in termini di sicurezza informatica. Nonostante la transizione digitale dei processi del settore pubblico sia un fattore chiave per il miglioramento delle performance, sono infatti numerose le fonti di rischio che devono essere opportunamente analizzate e mitigate al fine di non compromettere i benefici derivanti dall’innovazione tecnologica. Per supportare il settore pubblico in questa delicata fase di transizione, Marsh Advisory include tra i propri servizi una consulenza specifica per la Pubblica Amministrazione (Public Entities Risk Management, PERM) che agisce almeno su 4 fronti.

Il primo è rappresentato dai servizi per i soggetti erogatori e le stazioni appaltanti, allo scopo di garantire un supporto nell’intero ciclo di vita di gestione dei fondi attraverso la definizione di strumenti e la mappatura dei principali rischi e dei relativi indicatori, lo sviluppo di un cruscotto di monitoraggio (dashboard) in grado di intercettare criticità e “alert” sull'avanzamento dei progetti e la definizione di una metodologia di assegnazione di rating ai beneficiari e ai fornitori. In questo modo è possibile disporre di una solida governance dei rischi dei programmi finanziati, di un efficace monitoraggio e audit delle risorse trasferite e di una riduzione degli scostamenti di progetto rispetto agli obiettivi di tempo, costi e outcome.

Il secondo ambito di attività riguarda il supporto strategico e l’analisi del fabbisogno dell’Ente, lo scouting dei fondi coerenti con le sue caratteristiche, l’elaborazione delle proposte progettuali e il project risk management degli interventi finanziati lungo tutta la vita del progetto – al fine di effettuare uno scouting efficace delle risorse pubbliche e attuare in modo corretto gli interventi finanziabili.

Il terzo fronte d’azione prevede il monitoraggio e la valutazione dell’impatto degli investimenti pubblici e fa perno sullo sviluppo di un modello predittivo di quantificazione dei rischi degli investimenti pubblici (definendo variabili dirette e indirette, parametri e analisi di correlazione statistica) attraverso l’analisi degli indicatori chiave (key performance e key risk indicator) oltre all’implementazione di modelli di valutazione dell'impatto sociale delle politiche pubbliche, con un approccio risk-based. Grazie a questo approccio è quindi possibile monitorare l’avanzamento procedurale e finanziario dei progetti, la quantificazione dei rischi e la valutazione sull’impatto delle politiche attuate dall’Ente.

Il quarto tassello di questa tipologia di consulenza fornita da Marsh Advisory, infine, ruota sulla digital transformation: passa dalla mappatura dei processi dell'Ente e dei relativi rischi associati a ciascuna attività e dall’efficientamento complessivo attraverso la digitalizzazione e un re-engineering dei processi operativi, al fine di rendere i servizi offerti alla comunità di riferimento più efficaci, efficienti ed economici. I benefici? L’efficientamento e l’ottimizzazione dei processi e dei servizi della Pubblica Amministrazione e una riduzione degli impatti negativi legati ai rischi.

Autore

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Ignazio Barbera

Market Leader Enti Pubblici, Sanità & Affinity; Marsh Advisory

  • Italy